giovedì 24 febbraio 2011

L'alienazione del Rock'n Roll

E' uno degli elementi caratteristici di molti, moltissimi artisti rock e dintorni. L'alienazione, il non sentirsi parte di qualcosa, l'estraneità di fronte al conformismo, ed il desiderio di evadere.

Da sempre, la musica rock è stata mossa dalla continua ricerca di nuove emozioni, di nuove esperienza, di abbattere ogni barriera che vi si ponga davanti.

Citando Star Trek, quello del rock, è un compito simile all'Enterprise : Arrivare là, con coraggio e determinazione, dove nessuno è mai stato fin ora.

E' una caratteristica comune di tutti i maggiori influenzatori, da Hendrix a Gilmour, di sperimentare ed andare oltre, senza fermarsi, fini a se stessi, ripetendo ciò che si è già conquistato, senza nulla togliere agli AC/DC ovviamente...

E' questo senso di smarrimento, di continuo bisogno di allargare le porte della percezioe, che ha condizinato artisti del calibro di Jim Morrison .



E' qualcosa che Huxley aveva predetto già 10 anni prima la rivoluzione psichedelica di San Francisco.


Qualcosa di fantastico e di orribile allo stesso tempo. Qualcosa che si ama e che si odia insieme. Qualcosa di cosi potente ed infinito che non si può quasi razionalizzare al nostro pensiero.

E' anche il sentimento che possiamo trovare nei generi piu "disturbati", della rivoluzione dei '90.

C'è nella ferocia animalesca del Grunge dei Nirvana, dei Pearl Jam e degli Alice In Chains. Ne parlano gli Smashing Pumpkins, i Sonic Youth ed i Nine Inch Nails, ed è uno dei motori dei Kyuss, spint dalla desolazione visionaria del deserto della California, dei Monster Magnet, nella continua ricerca di sperimetazione, e negli Sleep, nella fusione di una psichedelia pesante.

Alienazione vista come punto di riflessione, come una soglia da oltrepassare, da sconfiggere, e con cui convivere.

E' una sensazione profondamente ispiratrice, ed ha connotazione quasi romanticistiche, nella contemplazione della sconfinata potenza di una forza a noi superiore...

domenica 20 febbraio 2011

Dopes To Infinity

Salve a tutti amici. Quest'articolo servirà per fare il punto della situazone fin ora. Inanzitutto, sappiate (per chi non lo avesse ancora capito) che l'articolo precedente (Steve The Rock) era un semplicissimo falso di compleanno, ovvero, una celebrazione volutamente esagerata di un personaggio comunque fondamentale per l'hard rock in Versilia (Probabilmente, metà degli attuali rocker versiliesi non esisterebbe senza di lui), ed augurimo ancora gli auguri a Steve!
Riguardando indietro il blog, mi sono accorto che vi è sempre piu una schematizzazione delle cose. Solo recensioni di dischi e buona notte, come se la musica che ascoltiamo potesse fermarsi qui. Perciò ho deciso, a partire da questo mese, di ampliare i campi d'azione del sito, includendo recensioni di film musicali (Blues Brothers, School Of Rock, Dazed And Confused, Detroit Rock City, per intenderci) libri, scrittori o poeti inerenti la filosofia rock'n roll, riflessioni occasionali e quant'altro, ruotando comunque, sempre intorno alla solida base dei buon vecchi dischi, cambiando però piu frequentemente, il tipo delle recensioni (piu brevi e sinteti insomma, inutile perdere tempo nelle descrizioni troppo accurate, togliendo il gusto dell'ascolto).
Spero che questa inizativa venga apprezzata, e spero di continuare a scrivere su questo piccolo spazio, ancora a lungo, non tanto con l'illusione di essere letto, ma con la speranza di esprimermi.

G.