venerdì 31 ottobre 2008

The Sword


I The Sword nascono nel 2003 a Austin in Texas, la band viene fondata da J.D. Cronise, cantante e chitarrista che dopo vari cambi di formazione recluta : alla chitarra ritmica o solista Kyle Shutt ( gli assoli gli alternano Cronise e Shutt),al basso Bryan Richie e Trivett Wingo alla batteria.
La Band pubblica nel 2006 il suo primo lavoro Age Of Winters scritto quasi completamente da Cronise; nel tour del loro primo album suonano di spalla anche a band famose come In Flames, Lacuna Coil e Lamb Of God ( vorrei far notare che significa agnello di dio :) ).Freya, una loro canzone è finita anche su guitar hero 2 ( che io ho!).Nell'Aprile 2008 esce il loro secondo album, Gods Of The Earth; le canzoni dei The Sword fanno spesso riferimento alla mitologia nordica e alcune di queste ad esempio Iron Swan si ispirano alle opere del famoso autore letterario G.R.R. Martin.Il 22 Luglio 2008 la band apre il concerto a: Down e Metallica!
( concerto a cui ero presente: eccellente prestazione da parte di tutte e 3 le band che a me piacciono un sacco).
I The Sword fanno un genere Stoner Rock, con sfumature psichedeliche ; le loro canzoni sono gonfie di riff che si incrociano, gli accompagnamenti pesanti si fondono con riff melodici, che uniti levano di culo!

GIUDIZIO PERSONALE:
Questa band ha delle possibilità, il cantante ha una voce molto particolare ma bella, il batterista anche è molto potente e suona come una bestia sembrano 3 batterie messe insieme quando uno ascolta una loro canzone, gli incorci di chitarra sono semplicemente perfetti e il classico basso da stoner sotto da un tocco di pesantezza e di forza in più.
Vi consiglio vivamente di ascoltarli, a me paicciono molto entrambi gli album anche se il 2° è un po' piu bello !

Questi qui live spaccano sono molto meglio del cd ed è per questo che vi lascio il link di un loro live

http://it.youtube.com/watch?v=VqOxYDGF_Co GODETEVELO

CIAO DA ROCCAROLLA!!!

Woodstock 1969



Benvenuti nel mio quarto post. Dopo i mitici Who, gli UFO, ed il nuovo disco degli AC/DC, stò preparando un nuovo post che sono certo apprezzerete, e che abreve potrete leggere, ma nel frattempo, inganniamo l'attesa con un ocncertino semplice semplice, Woodstock 1969.


Nato con l'idea di rappresentare lo sfruttamento commerciale della controcultura Hippie, Woodstock divenne invece un simbolo per un intera generazione.


Il festival si svolse il 15, il 16 ed il 17 agosto del 1969. Il festival si tenne a Bethel, piccola località situata non lontano New York, e fu sicuramente il più importante raduno collettivo che il rock ricordi. Al festival suonarono numerose band, alcune delle quali sono i piu grandi esponenti della musica rock di quel periodo, tra cui spiccano Joan Baez, Country Joe McDonald, Joe Cocker, i Jefferson Airplane, Santana, Ten Yars After, The Who, Johnny Winter, Janis Joplin, C,S,N & Y, i Creedence Clearwater Revival, Sly & The Family Stone e Jimi Hendrix, oltre a numerosi altri gruppi.


Doors e Led Zeppelin non suonaro a questa manifestazione per problemi manageriali, mentre il Jeff Beck Group e gli Iron Butterfly, entrambi in scaletta, non suonarono a causa dell'organizzazzione (i Butterfly rimasero intrappolati all'aereoporto di NY, e non poterono arrivare al festival).


Una stima approssimata sul numero del pubblico di Woodstock è di circa 80o 000 giovani, che durante il concerto fumavano Hashish e praticavano l'amore libero. Il concerto non fu privo di difficoltà tecniche, tra cui la tempesta che sconvolse il festival e costrinse la direzione a rimandare molti artisti. Un altro disordine fu la quasi totale assenza di personale medico. Il pubblico era enorme, e considerando che la maggiorparte di loro assunse LSD e acidi allucinogeni, il soccorso non era tempestivo e ben organizzato, anche se non ci furono morti o feriti gravi, furono approntate strutture mediche di fortuna e furono richiamati in servizio tutti i medici disponibili nella zona.


Apparte i vari imprevisti il concerto mostro splendide esibizioni da parte dei cantanti, come l'ottima interpretazione degli Who di See Me Feel Me e di Summertime Blues, Volunteers dei Jefferson, anche se si incominciavano ad intravedere le crepe tra i rapporti dei membri del gruppo, un esordiente Carlos Santana, che con la sua chitarra si presentò al pubblico americano, senza dimenticare i due momenti piu "storici" del festival, l'urlo dei fan che insieme a Country Joe gridarono FUCK, fanculo al sistema, fanculo alla politica, fanculo alla guerra, e così via, ed infine, il numero conclusivo del festival, l'inno americano di Hendrix, che con la sua chitarra (una magnifica fender stratocaster bianca) stravolse il pubblico, attraverso un esibizione senza precedenti.


Vale la pena ricordare infine il simbolo che Woodstock divenne. Il festival infatti rappresentò per tutti l'apice del sentimento di Pace & Amore, nonostante quetso concerto si sia tenuto proprio alla fine del movimento Hippie (dopo Woodstock, l'unico altro concerto veramente significativo di questa generazione fu quello dell'isola di Wight).


Con questo chiudo, spero di pubblicare quanto prima il nuovo post (che parlerà di una band-simbolo dell'Hard Rock, di cui non vi rivelo il nome per pura crudeltà).


Saluti a tutti da Gabriel


Stay Rock, Carry On.










domenica 26 ottobre 2008

Sigur Rós





Questa volta ho deciso di parlarvi dei Sigur Rós, una delle band più originali dalla seconda metà degli anni 90 ad oggi. A differenza di quasi tutti i gruppi nati in tempi moderni loro sono veramente riusciti a fare della musica come si faceva negli anni d'oro: musica capace di trasmettere vere emozioni, di fare provare sensazioni uniche. Oltre che per questo, i Sigur Rós si sono distinti per varie caratteristiche molto personali, come il suonare la chitarra elettrica con un archetto di violino, il cantare in lingua inventata (a volte anche in islandese, ma non è che sia tanto diverso XD) per utilizzare la voce come uno strumento puro che produce suono, per lasciare all ascoltatore la pura libertà di interpretare il significato della canzone, il non dare titoli alle tracce (in un album e basta). Passando ad altro, posso dire che i Sigur Rós nascono in Islanda nel 1994 formati Jón Þór Birgisson (voce e chitarra), Georg Hólm (basso), Ágúst Ævar Gunnarsson (batteria) e Kjartan Sveinsson (tastiere). Con questa formazione il gruppo produce nel 1997 Von, un capolavoro. Si tratta di un disco principalmente ambient, in cui la band produce atmosfere inquietanti (come Dögun, in cui viene simulato un pianto di neonato o l'intera Sigur Rós) o a tratti spaziali (Syndir Guðs o Myrkur ad esempio). Il disco è comunque stupendo, di un originalità unica, che ti impressiona fin dal primo ascolto, vende però inizialmente poco più di 300 copie, e quasi tutte in islanda, ma verrà ristampato in futuro. Nel 1999 però la musica cambia con Ágætis byrjun, il loro lavoro migliore, secondo me. Il disco riprende i tratti di von in cui le melodie sono spaziali e fantastiche, mentre la voce del cantante diventa più marcata. Fra le 10 tracce, io preferisco Viðrar vel til loftárása e Svefn-g-englar, semplicemente perche ti lasciano senza parole fin dal primo ascolto, e non ti stancano mai. A differenza del precedente, inoltre, il disco è un successo, vende parecchio in tutta europa dando fama alla band, che verra chiamata come gruppo spalla dai Radiohead. Nel frattempo Gunnarsson viene rimpiazzato alla batteria da Orri Páll Dýrason e andando avanti di ancora 3 anni (2002), la band sforna un terzo capolavoro, ( ). Qui, ora più che mai, la voce è uno strumento che lascia interpretare tutti i possibili significati, persino il titolo dell album e delle canzoni, che vanno da Untitled N°1 a Untitled N°8. Il disco è simile e diverso dal precente, cioe le canzoni sono sempre molto emozionali e spaziali, ma allo stesso tempo più sperimentali. Si passa duqnue al 2005, con Takk..., un bel disco, ma peggiore dei precendenti. Le canzoni sono sempre nel loro tipico stile, ma non riescono a trasmettere le emozioni come prima. Forse perchè più semplici, meno originali, insomma. Fra le tante comunque la più riuscita è Milanó, un crescendo-diminuendo davvero spettacolare. Nel 2007 il gruppo propone una doppia compilation: Hvarf-Heim. (a mio parere le piu belle copertine mai viste). Il primo, Hvarf, presenta vecchi pezzi non pubblicati, belli. Il secondo, Heim, ci fa invece sentire alcune versioni acustiche (un po' noiose) di loro pezzi famosi. Il quinto disco è invece Með suð í eyrum við spilum endalaust (!!), del 2008. La copertina qui è invece la più brutta mai fatta e anche il disco è il peggior lavoro del gruppo fin ora, anche se comunque bello. Le canzoni sono molto più pop e commerciali (anche se di qualità), e anche quelle belle non riescono a trasmetterti quei brividi caratteristici degli inizi della loro carriera. Uniche eccezioni le splendide Festival e Góðan daginn. Concludo con il consigliarvi di ascoltarli, anche ai metallari, perche tutti abbiamo bisogno di momenti come quelli che le canzoni dei Sigur Rós sanno regalarvi. Ciao a tutti da Iardo.

Discografia con voto
*Von (1997) – 9,5
*Ágætis byrjun (1999) – 10
*( ) (2002) – 10
*Takk (2005)– 8
*Hvarf-Heim (2007) – 7
*Með suð í eyrum við spilum endalaust (2008) – 6,5

The Clash




I fought the law and the law won..
Eccomi qua con il mio secondo post in questo blog, post che riguarderà quest'oggi un altro dei più grandi gruppi nella storia musicale, che hanno contribuito a far crescere il grande fenomeno del punk.
I Clash infatti sono considerati come dei "padrini" di questo genere musicale, insieme ai compaesani Sex Pistols, e agli americani Ramones.
Sono nati nel 1976, la loro carriera è durata per circa dieci anni fino al 1986. Vengono riconosciuti come un gruppo "vario" grazie al loro repertorio musicale che comprende vari generi dal raggae al rockabilly e sono inseriti anche nella classifica dei 30 gruppi migliori del Rolling Stones.

Origini:
Nati a Londra nel 1976 iniziarono la carriera col nome di London SS per cambiare successivamente in Clash, il cui nome fu pensato da Simmons, il bassista del gruppo, dopo aver letto che il termine veniva riferito in molti giornali. E' così che i Clash nacquero, ed è così anche il titolo del loro primo album prodotto nel 1977 con il titolo originale di "I'm so bored of U.S.A." il quale venne prodotto dalla CBS Record.

London Calling:
Sicuramente è l'album che ha caratterizzato la storia di questo gruppo, almeno a giudizio mio.
Pubblicato nel '79 è stato un album quasi a tematica politica, infatti la maggior parte delle canzoni trattano di questi fatti con uno sguardo alla guerra civile spagnola, al nazismo e la realtà dell'America di quei giorni. Il titolo deriva da un annuncio radiofonico durante la seconda guerra mondiale, emanato da Edward Murrow.
Entrato nella classifica dei 500 dischi migliori del Rolling Stones è considerato inoltre una vera pietra militare grazie alle canzoni "Train in Vain" e "London Calling" che vengono passate ancora oggi nelle migliori radio a tematica rock.

Combat Rock:
Fu pubblicato nell' 82 quello che fu il disco più venduto del gruppo, anche se per molti dei loro fan è giudicato un album che perse la loro tematica del punk e i loro riferimenti politici, dovuto ai dissapori crescenti della band, che pian piano portarono la fine di questa band.

Scioglimento:
Dopo "Combat Rock" la tensione era alle stelle e pian piano i Clash iniziarono a polverizzarsi.
Tanto per iniziare Topper Headon fu cacciato dalla band a causa della sua dipendenza per l'eroina, Terry Chimes lasciò la band dopo il "Combat Rock Tour" e Strummer e Simonon allontanarono anche Jones dal gruppo.
I nuovi chitarristi furono dunque Nick Sheppard e Vince White, che si esibirono durante il concerto denominato "Out of Control Tour".
Successivamente doveva esser pubblicato un loro nuovo album ma non andò poi così bene..il manager Bernie Rhodes che sprecò il considerevole talento di Howard in favore di una drum machine, reingegnerizzò gli arrangiamenti live delle canzoni e si affidò a sintetizzatori e cori da stadio. I Clash si esibirono successivamente gratis in alcuni locali dell'Inghilterra e della Scozia e nel 1985 ci furono gli ultimi concerti con la riunione della band e per lo scioglimento finale.

venerdì 24 ottobre 2008

AC/DC - Black Ice

AC/DC


BLACK ICE




Sono passati molti anni. Molte band sono nate e si sono sciolte, la musica del cazzo continua a tormentarci con le sue schiere di bimbeminkia e truzzetti, ma alla fine sono tornati loro: gli AC/DC, gli dei assoluti dell'Hard Rock, e sfoderano anche un nuovo album in studio, Black Ice.


Quest'album presenta ancora i loro tipici riff di chitarra taglienti e semplici, degni di nome, Brian sembra tutto sommato ancora in forma e Angus continua a Rockkeggiare nonostante l'età, e gli AC/DC insieme danno il meglio di loro stessi per questo disco, ma il risultato non è del tutto omogeneo.


Alcune canzoni come Rock'n'Roll Train e War Machine riescono ancora ad esaltare, ma altre come Big Jack sembrano soltanto rimasticazioni dei bei vecchi tempi di High Voltage, che pur non deludendo, non esaltano neppure.


Il disco sostanzialmente manca di due elementi essenziali per gli AC/DC: il primo di tutti è la mancanza di entusiasmo dimostrata dalla band, dove i Rocker che un tempo sembravano inarrestabili, qui sembrano costretti a suonare a forza, e ciò lo rende un album pieno di energia adrenalinica, ma privo di sentimento.


Secondo e la quasi completa assenza di originalità. Si, sono gli AC/DC, lo dimostrano pienamente, ma sono gli stessi AC/DC di For Those About to Rock, sempre gli stessi accordi e sempre le stesse canzoni.


Nonostante tutto comunque, questo album dimostra che i canguri dell'Hard Rocknon sono finiti con Thunderstruck. L'aggressività e l'energia di Black Ice si fanno rispettare in un periodo in cui il Rock sembra andato in letargo, e dimostra che c'è ancora qualcuno che ha le palle per urlare "ROCK'N'ROLL"!!!


Come ultimo consiglio, invito i Rocker più appassionati di procurarsi il disco, perchè le ultime gesta di Angus vanno provate.


Qui Gabriel, alla prossima.


Stay Rock.






giovedì 23 ottobre 2008

MayheM


Dopo il post su Burzum mi sento in “dovere” di parlare dei Mayhem, una delle più rinomate black metal Band.

La loro musica è la più pura forma di malvagità sonora, ed intorno al loro girano oscure leggende più o meno vere, ma ci sono due brutte storie (vere) di morte: nel 1991, si è suicidato il cantante “Death”, mentre nel 1993 è stato ucciso il chitarrista e fondatore “Euronymous” da Varg Vikernes.

I Mayhem si formarono nel 1984 come cover band di Celtic Frost, Bathory e Venom.

In quell’anno, il Black Metal era un genere “neonato” ed inizialmente la gente lo ripudia quasi, abituata a generi metal molto più “soft”.

Ma Nel 1986 in Norvegia si formano gruppi di ragazzi truccati di bianco, con enormi borchie e vestiti rigorosamente di nero, visti come dei pericolosi satanisti che incutono la gente. questo è l’avvento del black metal.

Il primo demo dei MayheM, si intitola Pure Fucking Armageddon subito seguito da Voice of a Tortured Skull: questi demo sono la prima pura forma del black… naturalmente il tutto registrato malissimo.

In quegli anni i MayheM erano formati da Euronymous alla chitarra, Manheim alla batteria, Necrobutcher (Jorn Stubberud) al basso e Messiah alla voce.

Il vero esordio dei MayheM è però l’E.P. Deathcrush nel 1987 .Cattivo, potente e diretto.

In Quel periodo viene sostituito il vocalist Messiah con Maniac (Stian Erik Christiansen)

Subito dopo, nel 1988, Maniac lascia il posto al leggendario Dead (Yngve Ohlin) mentre alla batteria arriva Hellhammer (Jan Axel Blomberg).

Il gruppo, così composto, registra nel 1990 due brani per una compilation di settore e, in autunno, parte poi per una breve tournée in Germania Est e Turchia. Grazie al loro successo nascono così band come: Darkthrone, Old Funeral, Immortal, Arcturus, Emperor e Satyricon.

Attività parallele alla musica erano poi i roghi appiccati alle chiese e gli atti vandalici firmati “black metal mafia”, vere e proprie rappresaglie contro i gruppi rivali tipo Morbid Angel, Therion e Paradise Lost… ma l’esistenza di questa “Black Metal Mafia” è stata smentita.

Nel 1991 Dead si suicida, sparandosi con un fucile dopo essersi tagliato le vene e lascia un biglietto con scritto: "Scusate per tutto il sangue". Si dice che Euronymus, quando lo trovò, non abbia fatto nient’altro che scattare le foto al suo cadavere e raccogliere i pezzi d’osso del suo cranio, per poi farne una collana.

Nel 1992 esce il Live in Leipzig un fantastico live dove i MayheM riescono a creare un atmosfera incredibile.


Nel frattempo Euronymous aprì un negozio di dischi che acquistò successo tra gli amanti del genere… ma dovette chiuderlo dopo 2 anni…


Dead fu rimpiazzato da Attila, che era a capo dei Tormentor, un gruppo che piaceva molto ad Euronymus.
Il 10 agosto 1993 il Count Grishnack (Varg Vikernes) uccide Euronymus… il motivo è sconosciuto, alcuni dicono che Varg fosse invidioso di Euronymous, altri dicono che lo abbia ucciso perché Euronymous gli doveva le royalties dei primi due albums, o, forse, solo per non essere ucciso a sua volta. Euronymous, infatti, rivelò a un amico comune che gli sarebbe piaciuto imprigionarlo e torturarlo a morte con una pistola a scariche elettriche. Sta di fatto che una notte, Vikernes , suonò al campanello di casa Aarseth alle tre di notte, salì fino al suo appartamento al quarto piano e chiese a Euronymous che stava in mutande: “Perché vuoi uccidermi?”

Euronymous clpì con un calcio Vikernes e comincio la lotta, una lotta furiosa, senza esclusione di colpi, durante la quale Euronymous tentò di andare in cucina a prendere un coltello ma Vikernes estrasse il suo e lo prevenne, colpendolo al petto. Poi Euronymous corse in camera alla ricerca del fucile (che, ironia della sorte, era lo stesso con cui si uccise Dead) ma si beccò altre pugnalate nella schiena. A questo punto, disperato, corse sul pianerottolo gridando aiuto e suonando i campanelli dei vicini. Vikernes, per farlo tacere, lo seguì, colpendolo e colpendolo.

L’ultimo fendente, quello mortale, gli si conficcò nel cranio.

Una settimana più tardi Vikernes finì in galera.

E Hellhammer come ha preso questa seconda tragedia? Con la solita, gelida indifferenza da superuomo.

Dopo pochi mesi esce De Mysteriis Dom Sathanas (1994), l’album che li ha glorificati, facendoli definitivamente passare alla storia ( miglior album dei MayheM a mio parere )
In seguito la band si sciolse. Nel 1955 il gruppo riprende vita, con il linea-up seguente: Hellhammer Batteria, Blasphmer (Rune Eriksen degli Aura Noir), Necrobutcher Basso e Maniac Voce. Una volta ritrovato il loro satanico vigore, si esibiscono in America e in Italia: il live a Milano (2 novembre 1998) è stato registrato sul disco Mediolanum capta est (1999), poi nel 2000 è uscito l’album Grand Declaration Of War.


Con questo ho finito… Gente Strana i MayheM... ma grande Band.

Baustelle


Allora il mio secondo articolo riguarderà la scena dell'alternative rock. L'alternative italiano per la precisione. Infatti ho deciso di parlare di una band toscana,i Baustelle. Si creano spesso dibattiti sul modo di leggere e pronunciare la parola "Baustelle". In realtà il nome è composto da una parola tedesca che contiene "stelle","bau" ed "elle" che in fancese significa lei,ed è da pronunciare in assoluta libertà. I Baustelle nascono a Montepulciano in provincia di Siena intorno agli anni 90,come semplici studenti universitari accomunati dalla passione per la musica. La formazione è composta da Francesco Bianconi,alla voce,chitarra,synth e organo,Claudio Brasini alla chitarra,Rachele Bastreghi alla voce,synth,tastiere e percussioni e Fabrizio Massara alle tastiere,(fino al 2005). Nel 2000 il gruppo autoproduce il primo album "sussidiario illustrato della giovinezza". Il disco è buono e molto apprezzato dal pubblico,soprattutto perchè capace di unire più stili diversi (dalla new wave all'elettronica). Che contiene brani a dir poco geniali,da "Cinecittà" a "Gomma" (uno dei testi che preferisco,per altro). Tre anni dopo (2003) esce il secondo album,"La moda del lento",uno dei migliori secondo me. Vanta pezzi con testi più ricercati e sottili,con parti strumentali più lunghe (come in "Love Affair"),brani che sono tuttora il punto forte del gruppo,come "La canzone di Alain Delon" o "Arriva lo Ye-Ye" e un'atmosfera vagamente retrò che lo rende ancora più interessante. Nel 2005 il gruppo firma un contratto con la Warner che dà alla band la possibilità di passare ad una multinazionale e registrare un album,La Malavita, servendosi di un'orchestra e di moderne tecnologie di mixaggio. Album distaccato dalla sofisticarezza de "La Moda el lento",che contiene però ottimi pezzi come "Un romantico a Milano" e "La guerra è finita". Nel 2007 Bianconi ottiene successo come autore di "Bruci la Città",portata a successo da Irene Grandi. Nel Febbraio 2008 esce l'attuale ultimo album della band,"Amen",album che si avvicina di più al pop,con l'ottima voce di Rachele Bastreghi in molti pezzi come "L'aeroplano" o "Dark room".E conosciuto soprattutto per la forse un pò commerciale "Charlie fa Surf". Tutti questi rimangono comunque album accomunati da testi riguardano in qualche modo l'adolescenza,il romanticismo,spesso la voglia di scappare,di regire,di distinguersi dalla massa (come non citare "Andarsene così" e la stessa "Charlie fa Surf).Fanno spesso riferimenti a movimenti culturali o scrittori (lo ye-ye è un movimento musicale francese,Alain Delon è un attore francese e Baudelaire è un noto scrittore).

Giuizio Personale:

Sussidiario Illustrato Della Giovinezza : 6,5

La moda del lento : 7,5

La Malavita : 6,5

Amen : 7,5


E scusate per l'assenza

lunedì 20 ottobre 2008

Black Sabbath



Allora mi trovo a recensire i sabbath , beh che dire !! black sabbath = heavy metal. La formazione storica dei sabbath come tutti la ricordano è alla voce niente po po di meno che il boss, ozzy Osbourne , poi alla chitarra solista tony iommi , all basso ‘geezer butler’ e alla batteria bill ward ! i balck sabbath si sono formati nel 1968 a Birmingham e sono gli iniziatori dell heavy metal . I sabbath nascono da un idea del chitarrista iommi che insieme al batterista leggono un articolo dove Osbourne cercava membri per una band, dove era gia presente butler. I primi tempi però i sabbath erano in 6 con un chitarrista aggiuntivo e un sassofonista e facevano prevalentemente blues, col nome di ‘ polka tulk ‘. Dopo si comincio a formare il primo vero nucleo della band che è quello che tutti ricordano , ma con il nome di earth e suonavano cover di Hendrix, cream e altri generi portati piu verso il rock hard rock che blues. Il nome black sabbath lo dette proprio il bassista butler che aveva visto un film horror che appunto si chiamava ‘ sabba nero ‘. I black sabbath sono forse uno dei gruppi piu influenti nel metal , moltissimi sottogeneri del metal si sono ispirati pienamente a loro , ad esempio dicono che il doom sia nato dal disco master of reality , il quale ha atmosfere molto cupe e gli strumenti accordati un tono e mezzo. I classici con ozzy vengono sfornati a palate un intera eredità per il metal degli anni successivi , poi purtroppo ozzy abbandona il gruppo nel 1977. Dopo Osbourne però venne l ex cantante dei rainbow , ronnie james dio, e con lui la band che prima gia con ozzy era in declino si riprese sfornando altri bellissimi cd tipo , heaven and hell e mob rules . Poi ora i sabbath fanno solo reunion ma al loro posto è nata una band ( dio,iommi,butler,appice) chiamti heaven and hell e invece ozzy Osbourne come si sa lasciati i sabbath ebbe fortuna nella carriera solista ( oltre a fare programmi tv eheh ) . Le cose che ci sarebbero da dire son troppe io scrivo solo queste piu importanti se ci sono domande chiedete nei commenti !! e mi raccomando commentate e ascoltate i sabbath .





DISCOGRAFIA
1970- black sabbath
1971-paranoid
1971- master of reality
1972-black sabbath , vol 4
1973-sabbath bloody Sabbath
1975- sabotage
1976-technical ecstasy
1978-never say die
1980-heaven and hell
1981-mob rules
1983-born again
1986-seventh star
1987-the eternal idol
1989-headless cross
1990-tyr
1992-dehumanizer
1994-cross purpouses
1995-forbidden.

Carcass



I Carcass si formano a Liverpool nel pieno degli anni 80 con la seguente formazione: Jeff Walker (basso), Ken Owen (batteria) e Bill Steer (chitarra). Inizialmente si diedero il nome di Disattack, ma poi cambiarono in carcass. I Carcass con Il loro disco d'esordio, che porta il nome di Reek Of Putrefaction (puzzo di putrefazione) propongono musica grindcore:22 canzoni velocissime e molto corte (circa 1 e mezzo 2 minuti e mezzo) cantate in maniera brutale dal chitarrista Bill Steer. A breve segue Symphonies Of Sickness già il secondo album ha caratteri differenti: I pezzi sono 10, molto più lunghi e un po piu arzigogolati, ma le canzoni continuano a parlare di argometni necrotici.Il Loro Terzo disco,Necroticism - Descanting the Insalubrious è una svolta importante per la band;anche perchè nella formazione è presente un nuovo chitarrista: lo svedese Michael Amott,che viene dai Carnage. I brani del disco sono con un ritmo un po'piu lento rispetto ai primi 2 lavori ciò segna l'entrata dei 4 nel Death Metal. Le canzoni sono decisamente più lunghe (6 minuti e più) ed intricate. I testi e le immagini continuano però a rimandare a testi di anatomia e a schizofreniche visioni di malattie e devastazioni. Nel 1993 pubblicano il loro quarto disco, Heartwork, che come copertina ha un'opera dell'artista svizzero Giger. Il disco sarà di ispirazione per le nuove band del death metal svedese della seconda metà del novanta.In uqesto disco piu leggero degli altri sono presenti riff sempre piu tecnici e la voce principale passa a essere quella del bassista. I testi sono più seri, sono molto "politici", pur rimandendo oscuri e criptici.Nel 1996 esce il disco Swansong,un'album sempre abbastanza simile a heartwork am molto bello; poco dopo la band si scioglie.Amott aveva abbandonato i Carcass (rimpiazzato da Carlos Regades) prima delle registrazioni e in seguito anche Steer lascia. Jeff Walker, Regades e Ken Owen formeranno i Blackstar che riprendono lo stile di Swansong, ma che dopo un buon esordio si sciolgono. Steer invece si dedicherà ai Firebird. Amott è tuttora impegnato con Arch Enemy e Spiritual Beggars. :(
Il 5 ottobre 2007 i Carcass comunicano la loro reunion, annunciando tappe nei principali festival metal dell'estate del 2008. La formazione sarà quella storica ad eccezione del batterista, Ken Owen, colpito da emorragia cerebrale nel 1999 e reduce da un periodo di coma, sarà sostituito da Daniel Erlandsson, già compagno di Michael Amott negli Arch Enemy.:)


Studio album

* 1988 - Reek of Putrefaction
* 1989 - Symphonies Of Sickness
* 1991 - Necroticism - Descanting the Insalubrious
* 1993 - Heartwork
* 1996 - Swansong

Raccolte
* 1996 - Wake up and smell the...Carcass
* 1997 - Best of Carcass
* 2004 - Choice Cuts

GIUDIZIO PERSONALE:io sta band la adoro i miei album preferiti sono hertwork e swansong mentre il primo album non mi piace molto ma cavolo loro qui sono fortissimi gente ascoltateli!!!!!!!!! viva le carcasse


CIAO DA ROCCAROLLA!!!

mercoledì 15 ottobre 2008

Burzum


Come primo post, voglio parlare dell'artista Varg Vikernes, uno dei tanti capostipiti del Black Metal (assieme a Mayhem, Darkthrone e altri ).

L'origine di Burzum risale al 1987, ed è il progetto Black Metal dell’artista Norvegese Varg Vikernes.

Inizialmente, Vikernes formò un gruppo chiamato Uruk-Hai, suonò nel gruppo Death Metal "Old Funeral" per due anni, ma nel 1991 decide di ritornare al suo progetto Uruk-Hai, ma questa volta decise di farlo diventare un suo progetto solista cambiando il nome in Burzum.

Burzum è una specie di continuazione degli Uruk-Hai, per lo stile e per alcuni riff presi da brani degli Uruk Hai, come afferma Vikernes.

Nelle Composizioni di Burzum, i testi sono quasi sempre ispirati a Tolkien e Varg ha dichiarato che il vero messaggio di Burzum può essere trovato nel testo della prima canzone del primo disco (Feeble Screams From Forests Unknown); tutti gli altri testi sono semplicemente delle annotazioni aggiuntive.

I Dischi di Burzum passano da un black metal violento ad una musica ambient estremamente cupa negli ultimi due dischi ( scritti in carcere con solo l’uso di un sinth ) . Una caratteristica della sua musica è l'ipnotica ripetitività di ogni composizione (spesso molto lunghe).

I primi due cd e L'EP , ossia "Burzum” "Det Som En Gan Var" e "Aske" sono classico black metal disperato, con muri di chitarre spinose e spesso anche scodate.

La copertina di Aske rappresenta una chiesa bruciata da lui e il suo gruppo poco tempo prima; si dice che nelle prime tirature di questo EP fosse inclusa una scatola di fiammiferi.



Nel 93, anno di uscita di Det Som En Gang Var, Burzum viene arrestato per l'omicidio di Euronymous.

il disco successivo, che usicrà nel 94, "Hvis lyset tar oss" ed era già pronto prima del suo arresto. Disco a dir poco Fantastico: 4 canzoni, 44 minuti di durata per un capolavoro immortale della disperazione e angoscia esistenziale. Già la prima canzone, det som en gang var è uno dei Capolavori ASSOLUTI del black metal.

Il Testo è veramente bello:
"Tra i cespugli fissavamo
Quelli che ci ricordavano altri tempi
E raccontavano che la speranza era andata
Per sempre…

Sentivamo le canzoni degli Elfi e
L’acqua che scorreva

Quello che c’era è ora andato
Tutto il sangue
Tutta la nostalgia e la tristezza che regnavano
E quei sentimenti che potevano essere toccati
Sono andati….
Per sempre…
Non siamo morti…
non siamo mai vissuti."


Le altre canzoni saranno più oscure ma sullo stesso livello di angoscia; eccetto l'ultima, altra traccia di 14 minuti puramente ambient, che inquieta sensazioni uniche, strane, malinconiche come solo Burzum ha saputo fare.

Stesso discorso per il successivo Filosofem. E' ancora legato al black , ma l'impronta ambient ormai è ancora forte.
Anche qui le caratteristiche precedenti sono forti, eppure questo cd è lo stesso unico nella sua profonda malinconia e disperazione di vivere. Un cd quasi trascendentale, come la lunga suite di 25 minuti puramente elettronica: "Rundgang Um Die Transzendentale Säule Der Singularität". Un pezzo veramente mistico, con la solita malinconia di vita ed esperienze di oltremorte che rappresentano varg.

I successivi due dischi saranno puramente ambient strumentale.

Il primo, Dauði Baldrs, è secondo me un po’ “povero” nelle sonorità.

Invece il successivo (e ultimo) "Hliðskjálf" lo trovo molto riuscito; chiaramente non si toccano più le vette di disperazione e depressione dell'altro album, ma la solita malinconia di fondo si sente, e la capacità di disegnare paesaggi e sensazioni uniche, prettamente nordico scandinave, è insuperabile.


Album

Burzum
Det Som Engang Var
Hvis Lyset Tar Oss
Filosofem
Daudi Baldrs
Hlidskjalf

Demo e EP

Burzum (Demo I e II )
Burzum (Promo)
Aske

domenica 12 ottobre 2008

Pink Floyd



Preparatevi Gente, perchè il mio secondo articolo parlerà
di una delle più grandi (se nn la più grande, secondo me) band di sempre, i Pink Floyd. Il gruppo nasce a Cambridge nella seconda metà degli anni '60 ed è formato da Nick Mason alla batteria, Rick Wright alle tastiere, Roger Waters al basso e soprattutto Syd Barrett alla chitarra. Il loro campo sonoro prediletto è il rock psichedelico, molto in voga a quel tempo, ed è per questo che il gruppo inizia a farsi una fama nei locali londinesi, nei quali vengono suonate le composizioni di Barrett, fra le quali va sicuramente ricordata "See Emily play", la migliore del periodo di Syd. Nel 1967, dopo un anno passato nei clubs, il gruppo riesce finalmente a incidere il primo disco: The Piper at the Gates of Dawn. E subito un immediato successo, e in effetti il disco in se non è per niente male anche se formato principalmente da brevi canzoni che non hanno niente a che vedere con i capolavori che il gruppo andrà a produrre qualche anno dopo. Fra le 11 composizioni comunque vanno ricordate "Interstellar Overdrive" e "Arnold Layne". Il successo, però, colpisce Barrett in malo modo, che finisce col farsi di LSD, e costringendo i compagni a lasciarlo piano piano sempre più lontano dalla band. Entra cosi ufficialmente il fantastico David Gilmour, che rimpiazzerà Syd nei momenti di difficoltà. Un anno dopo il debutto la band presenta cosi "A Saucerful of Secrets".
Gilmour suona qui in tutti i pezzi a eccezzione dell ultimo (l'unico con Barrett) e il disco, sotto tutti i punti di vista, è migliore del precedente: più sperimentale e con melodie molto piu travolgenti. Queste due componenti possono essere tranquillamente dimostrate con due pezzi dell album, rispettivamente la title-track e "Set the Controls for the Heart of the Sun".Anche questo disco ottiene un discreto successo e la band viene cosi spesso ingaggiata per
live show, permessi di utilizzare le canzoni e soprattutto colonne sonore come ad esempio quella del film "More". Il salto radicale avviene però on "Ummagumma" (1969) (dove Syd Barrett è ormai uscito ufficialmente dalla band). L'album è diviso in due parti: la prima è un disco live contenente tre pezzi vecchi e un inedito, la splendida "Careful with that axe, Eugene", un pezzo che parte molto tranquillo per esplodere nel mezzo con l'urlo di Waters e richiudere in bellezza. La seconda parte è invece caratterizzata da composizioni molto sperimentali (e a volte un po noiose) scritte dai singoli membri del gruppo. Il primo pezzo del vero sound Pink Floyd esce però nel 1970 ed è la traccia che da il titolo all album "Atom Heart Mother": una strumentale di 23 minuti in cui numerosi strumenti si cimentano in una melodia spaziale e unica, specialmente l'assolo di chitarra a metà canzone. Anche "If" è un pezzo che non deve mancare. Di anno in anno i Pink Floyd migliorano: nel 1971 esce Meddle. Il disco apre con "One of these Days", una delle più belle performances di Waters al basso (diventato anche la sigla di un programma sportivo dagli anni 70 ad oggi). "Fearless" è invece una splendida canzone psichedelica ma è "Echoes" a dominare l'album: questa traccia perfetta rappresenta interamente la seconda facciata del vinile ed è uno dei due loro pezzi migliori, non ci sono parole per descriverla, va sentita e basta. Nel 1972 esce invece il live at Pompeii, un film di un ora girato nell' anfiteatro di Pompei in cui la band da prova della sua grande maestria. Ma il meglio deve ancora venire: nel 1973 esce finalmente quello che sara da sempre simbolo del rock, annoverato da molti (e da me) come miglior album di sempre, è "The Dark Side of the Moon". Ogni pezzo qui è fondamentale e il disco non sarebbe tale se ne mancasse uno. La prima traccia e Speak to Me, un battito di cuore in crescendo in cui alla fine si potranno sentire elementi caratterizzanti dell intero album come il registratore di cassa e l'urlo di donna. Senza interruzzioni parte così "Breathe", un pezzo spaziale in tutto e per tutto. Andando avanti si trova "On the Run", forse la meno bella dell album, caratterizzata da una performance di Wright al sintetizzatore VCS3 (credo). La traccia numero 4 è invece "Time", che inizia con un assolo di batteria per continuare in due parti alternate, una molto più veloce e un ritornello psichedelico al massimo. Subito dopo troviamo "The Great Gig in the Sky", dove l'urlo di donna copre un leggero pianoforte.
Il pezzo invece più aggrressivo è "Money", dove Gilmour ci regala uno dei più belli assoli di sempre. "Us and them" è invece il pezzo più spaziale dell album. A seguire vi sono la strumentale "Any Colour You Like" e la splendida "Brain Damage". A chiudere in bellezza ci pensa la corta ma incredibile "Eclipse", che finisce con lo stesso battito di cuore con cui il disco è iniziato, e questo simboleggia proprio la sensazione che si prova alla fine dell album: la voglia di riiniziarlo da capo e di non smettere mai di ascoltarlo. Dopo un anno di pausa, nel 1975, esce "Wish You Were Here", un disco di per sè discreto se non fosse per la loro canzone più bella in assoluto: "Shine on You Crazy Diamond": questa si divide in due parti entrambe molto simili. E un pezzo estremamente vario, in cui si distinguono melodie psichedeliche, assoli di chitarra, di sintetizzatore, di sassofono in quella che puo essere tranquillamente considerata la più bella canzone mai scritta assieme a "Stairway to Heaven" dei "Led Zeppelin". Esce infine nel 1977 l'ultimo vero disco dei Pink Floyd, Animals, in cui si inserisce per la prima volta il famoso maiale volante. Qui le sperimentazioni diventano elettroniche, soprattutto nell uso del Vocoder in "Sheep", e comunque dei sintetizzatori in generale. Dopo questo disco i Pink Floyd informalmente finiscono. Nel 1979 esce infatti "The Wall", un disco praticamente scritto tutto da Waters in seguito a numerosi contrasti nel gruppo. I bei pezzi ci sono comunque, come ad esempio "Anothr Brick in the Wall" o "Confortably Numb" o "Hey You", ma per il resto il disco è piuttosto commerciale e non si trova assolutamente lo spirito presente in passato. I Pink Floyd pubblicheranno cosi "The Final Cut" nel 1983, "A Momentary Lapse of Reason" nel 1987 e "The Division Bell" nel 1994. (album piuttosto scarsi). Nel 1995 il gruppo si scioglie definitivamente riunendosi una sola volta al Live 8 del 2005. Nel 2006 Syd Barrett muore e cosi Rick Wright nel 2008, cancellando definitivamente la speranza dei fan piu giovani di vederli live.
Finisce così la storia di una grande rock band. Scusate se con questo lungo articolo vi ho un po annoiato, ma sapete, come si fa a parlare di una band come i Pink Floyd in due righe.
Tanti saluti da Iardo.

Discografia con valutazione personale disco in scala da 1 a 10:
* The Piper at the Gates of Dawn (1967) - 6,5
* A Saucerful of Secrets (1968) - 7
* Ummagumma (1969) - 7-
* Atom Heart Mother (1970) - 9
* Meddle (1971) - 10
* The Dark Side of the Moon (1973) - 10
* Wish You Were Here (1975) - 10
* Animals (1977) - 8,5
* The Wall (1979) - 5
* The Final Cut (1983) - sv
* A Momentary Lapse of Reason (1987) - sv
* The Division Bell (1994) - sv

sabato 11 ottobre 2008

UFO


UFO


Salve a tutti rocker e metallari appassionati, il mio secondo articolo (il primo è quello sugli Who) parlerà di una band storica della storia dell'Hard Rock, ma che purtroppo viene spesso lasciata in fondo, nota solo ai piu appassionati. La band in questione sono gli UFO.

Nati nel 1970 come band di Rock psichedelico/ Space rock, ad opera soprattutto del chitarrista Mick Bolton, la band ottiene un leggero successo con alcuni classici di Space Rock come "Flying" o "Prince Kajuku", ma nel 1973, Bolton abbandona il gruppo nel bel mezzo di un tour. Il sostituto farà la storia, e renderà la band un vero esempio di Hard Rock duro e puro, ovviamente mi riferisco al mitico Micheal Schenker, preso in prestito dagli Scorpions. A questo punto, nel 1974, la formazione classica è al completo, e comprende il chitarrista Schenker, il cantante Phil Mogg, il bassista Pete Way ed il batterista Aynsley Dunbar.

Il gruppo ottiene subito grande successo, soprattutto grazie ai loro concerti, considerati tra i migliori di sempre, grazie ad un repertorio ricco di pezzi del calibro di "Only You Can Rock Me", "Too Hot To Handle", " Doctor Doctor" (canzone piu volte coverizzata da quei simpatici ragazzi noti come Iron Maiden) e "Rock Bottom".

Il gruppo non si mostrerà mai al massimo in studio, pubblicando albumascoltabili e ricchi di riff e assoli degni di nome, ma non raggiungeranno mai lo stesso successo di vendite che invece otterranno con i loro live. Un esempio è il grandissimo album "Strangers In The Night", registrato alla fine della loro carriera con Schenker, e che mostrò al mondo chi erano gli UFO.

Vi consiglio di ritrovare in CD la versione rimasterizzata del 2008, che oltre alle traccie presenti nell'originale del 1979, contiene anche le versioni live di "Cherry" e "Hot & Ready", a mio parere due classici della band che purtroppo non hanno fatto parte della scaletta originale, ma che, provenienti da Live di quel periodo, rendono "Strangers In The Night" (già epico di suo) un album imerdibile.

Ma Alla fine degli anni '70 gli UFO subiscono un duro colpo: Schenker abbandona il gruppo inglese per tornare coi suoi Scorpions, e da allora il gruppo andò avanti a stento, fino ai primi '90, dove il chitarrista tedesco tornerà con il gruppo di Mogg per incidere altri dischi tra gli anni 90 ed il 2006, tra i quali Walk on Water, Covenant e Sharks, dopo che il gruppo avrà una parentesi con il chitarrista Lawrence Archer pubblicando due album, uno in studio ed uno live, ritrovabili entrambi nella raccolta "UFO: One Of Those Nights", secondo me una raccolta imperdibile, che oltre ai due dischi della reunion contiene anche il "Live In Texas" degli anni '70, disco molto bello, anche se non indispensabile.

Ma dopo la breve reunion, Schenker abbandonò nuovamente Mogg e i suoi, per poi alternarsi negli anni con altre reunion e abbandoni fino a oggi, dove il gruppo sopravvive con il chitarrista Vinnie Moore

venerdì 10 ottobre 2008

The Who



THE WHO

Nel 1964 a Londra nasceva uno dei piu grandi gruppi di tutta la storia del rock: Gli Who. Formati dal chitarrista Pete Townshend, il cantante Roger Daltrey, dal bassista John Entwistle e dal batterista Keith Moon, il gruppo nasce come THE WHO, cambia il nome per un piccolo periodo in High Numbers, dove pubblicano alcuni singoli che non riscuotono molto successo, per poi tornare al nome The Wh0, dove nel 1965 pubblicano il loro primo album: My Generation.


Il successo è immediato, e nel 1967 gli Who sono già in concerto al Monterey Pop Festival insieme a Hendrix.


Nel 1969, dopo 2 album dal grande successo mondiale (A Quick One e The Who Sell out) esce il loro primo trionfo mondiale destinato a entrare nella storia: la rock-opera Tommy, contente canzoni come Pinball Wizard, See Me Feel Me e Acid Queen. Nell'estate del '69 gli Who partecipano al festival di Woodstock, e nel 1970 a quello dell'isola di Wight, e nel febbraio dello stesso anno viene pubblicato Live At Leeds, giudicato da molti il miglior disco live di sempre.


1971: Who's Next. L'album simbolo degli Who esplode in tutto il mondo, con canzoni del calibro di Baba O'Riley, Won't Get Fooled Again e Bargain.


Ormai gli Who sono al massimo della celebrità, e il successo continua con Quadrophenia, altra storica Rock Opera, ma nel gruppo si accumula la tensione, e la rottura della band sembra sempre piu vicina.


1978, esce l'album Who Are You, dopo due dischi (Odds And Sodds e The Who By Numbers) al di sotto delle aspettative, Who Are You presenta ancora la grinta caratteristica del batterista Keith, la genialità di Pete e le potenze vocali di Roger, ma poco dopo l'uscita dell'album, il grande Moon muore per overdose.


Nonostante sia dure ammetterlo, come spesso ricorderà John, la morte di Keith salvò gli Who. Infatti, la sua tragica morte riunì i tre componenti restanti, che continuarono a suonare fino al 1983 con il batterista Kenny Jones pubblicando altri due album, Face Dances e It's Hard.


Poi il gruppo si sciolse, si riformò piu volte per brevi tour, fino al 2002, quando morì anche il bassista John Entwistle a Las Vegas. Gli Who si sono definitivamente riuniti nel 2006 con un nuovo album in studio, Endless Wire.


Personalmente penso che gli Who abbiano caratterizzato la storia della musica, e continuano tuttora ad essere una grandissima band live (Parola di esperto), e nonostante i loro difetti sono sempre pronti a sconvolgere nuove generazioni di giovani Rockers.




DISCOGRAFIA:
  • 1965 My Generation
  • 1966 A Quick One
  • 1967 The Who Sell Out
  • 1969 Tommy
  • 1971 Who's Next
  • 1973 Quadrophenia
  • 1975 The Who By Numbers
  • 1978 Who Are You
  • 1981 Face Dances
  • 1982 It's Hard
  • 2006 Endless Wire