giovedì 23 ottobre 2008

Baustelle


Allora il mio secondo articolo riguarderà la scena dell'alternative rock. L'alternative italiano per la precisione. Infatti ho deciso di parlare di una band toscana,i Baustelle. Si creano spesso dibattiti sul modo di leggere e pronunciare la parola "Baustelle". In realtà il nome è composto da una parola tedesca che contiene "stelle","bau" ed "elle" che in fancese significa lei,ed è da pronunciare in assoluta libertà. I Baustelle nascono a Montepulciano in provincia di Siena intorno agli anni 90,come semplici studenti universitari accomunati dalla passione per la musica. La formazione è composta da Francesco Bianconi,alla voce,chitarra,synth e organo,Claudio Brasini alla chitarra,Rachele Bastreghi alla voce,synth,tastiere e percussioni e Fabrizio Massara alle tastiere,(fino al 2005). Nel 2000 il gruppo autoproduce il primo album "sussidiario illustrato della giovinezza". Il disco è buono e molto apprezzato dal pubblico,soprattutto perchè capace di unire più stili diversi (dalla new wave all'elettronica). Che contiene brani a dir poco geniali,da "Cinecittà" a "Gomma" (uno dei testi che preferisco,per altro). Tre anni dopo (2003) esce il secondo album,"La moda del lento",uno dei migliori secondo me. Vanta pezzi con testi più ricercati e sottili,con parti strumentali più lunghe (come in "Love Affair"),brani che sono tuttora il punto forte del gruppo,come "La canzone di Alain Delon" o "Arriva lo Ye-Ye" e un'atmosfera vagamente retrò che lo rende ancora più interessante. Nel 2005 il gruppo firma un contratto con la Warner che dà alla band la possibilità di passare ad una multinazionale e registrare un album,La Malavita, servendosi di un'orchestra e di moderne tecnologie di mixaggio. Album distaccato dalla sofisticarezza de "La Moda el lento",che contiene però ottimi pezzi come "Un romantico a Milano" e "La guerra è finita". Nel 2007 Bianconi ottiene successo come autore di "Bruci la Città",portata a successo da Irene Grandi. Nel Febbraio 2008 esce l'attuale ultimo album della band,"Amen",album che si avvicina di più al pop,con l'ottima voce di Rachele Bastreghi in molti pezzi come "L'aeroplano" o "Dark room".E conosciuto soprattutto per la forse un pò commerciale "Charlie fa Surf". Tutti questi rimangono comunque album accomunati da testi riguardano in qualche modo l'adolescenza,il romanticismo,spesso la voglia di scappare,di regire,di distinguersi dalla massa (come non citare "Andarsene così" e la stessa "Charlie fa Surf).Fanno spesso riferimenti a movimenti culturali o scrittori (lo ye-ye è un movimento musicale francese,Alain Delon è un attore francese e Baudelaire è un noto scrittore).

Giuizio Personale:

Sussidiario Illustrato Della Giovinezza : 6,5

La moda del lento : 7,5

La Malavita : 6,5

Amen : 7,5


E scusate per l'assenza

5 commenti:

Iardo ha detto...

sisi brava, e bravi pure i baustelle!

Roccarolla ha detto...

... a me mi fanno ca

Spirit Crusher ha detto...

XD nemmeno a me piacciono però bell'articolo

Urschrei ha detto...

ahah i baustelle li ho sentiti son ganzi però nn ti offende.... per facci du risate charlie fa surf !

Anonimo ha detto...

quanta roba si fà charlie?????belliximo artikolo