mercoledì 3 febbraio 2010

Ted Nugent - Cat Scratch Fever




Cosa succede quando un folle rednek americano fanatico di caccia e con una malsana vena militarista, prende in mano una chitarra? Generalmente avremmo soltanto un aborto musicale volto a motivare le truppe USA, spingendole al massacro. Ma con Zio Ted, abbiamo uno dei piu geniali chitarrista hard rock che la storia ricordi.

Nato a detroit, Ted sviluppò fin dall'infanzia una passione per la musica rock, e cominciò ad esibirsi già ad appena dieci anni.

Il successo per il giovane Gonzo arrivò con gli Amboy Dukes, con la quale produsse dischi tra l fine degli anni sessanta e l'inizio dei settanta, ma sono solo spiccioli: il successo arriverà solo dopo qualche anno, con la pubblicazione dei primi due dischi, Ted Nugent e Free For All, enrambi zeppi di cassiconi hard rock tuttora presenti nelle scalette del Motor CIty Madman, che anche grazie ad esibizoni live a dir poco sbalorditive, tour sempre col tutto esaurito ed gruppi spalla di grande notorietà, che contribuiscono a creare intorno al chitarrista un nome piuttosto imponente.

Ma l'apice viene toccato nel 1977, con l'album in studio di maggior successo che Nugent annoveri: Cat Scratch Fever.

E' la title track stessa ad aprire il disco, ed è la stessa canzone ad essere la piu famosa e conosciuta di tutta la vastissima discografia di Ted, dove ritmi d potentissim hard rock incontrano assoli blues allucinanti, ed è subitoseguita dall'altrettanto celeberrima Wang Dang Sweet Poontang, dove il vecchi rock'n roll di casa Chuck Berry si fa sentire piu vigoroso e blueseggiante che mai, consacrando il pezzo tra i piu noti e riproposti brani del chitarrista.

Death By Misdaventure è invece un piu granitico hard rock, con sonorità piu 70ies, dove il blues distorto di Ted Nugent passa in secondo piano e solo negli assoli, lasciandone perciò un pezzo che trasuda influeze Aerosmithiane piu che mai (sarà un caso il fatto che i due avessere fatto piu e piu tour insieme ?...)
Live it Up è invece un pezzo piu originale e fresco, forse meno noto, ma sicuramente tra i migliori in assoluto, che lascia anche spazio alla sezione ritmica di esprimersi per quel che vale, nonostante il folle di Detroit non lasci il compito facile, predominando per tutta la canzone, dove è presente anche una melodicità non cosi scontata come può sembrare.

Ma parlando di melodicità, è Home Bound, il pezzo successivo, a far breccia su chi lo ascolta... 4 minuti e mezzo di purissimo hard rock strumentale, forse troppo sopravvalutata, ma a mio parare il pezzo piu emblematico del disco.

Riesce a fatica immaginarsi Ted come un cacciatore repubblicano amante delle armi da fuoco, mentre si ascolta questo disco, ma d'altronde, non si può giudicare un musicista per la vta privata, e potete dire quello che volete sul suo conto, ma negarne la genialità compositiva sarebbe un crimine.

Non risparmia cartucce il buon vecchio zio ted, che con Workin' Hard, Playin' Hard ci ripropone un brano di spiccata originalità e buon gusto, una composizione brillante e sconvolgente, musicalmene impeccabile.

Sweet Sally è invece piu veloce e boogie come pezzo, dove le sonorità i Nugent si consolidano, e riprendeil volo in fretta con la piu lenta A Thousand Knives, di nuovo strizzando l'occhio ai seventies, con un assolo a dir poco impeccabile, potrebbe benissimo concorrere al titolo di miglior pezzo, se non ce ne fosse una sovrabbondanza in questo disco.

Fist Fightin' Son Of A Gun ripropone nuovamente ritmi di piu allegro rock'n roll, con una sonorità piu commerciale, ma che comunque rimane impeccabile dal punto di vista della composizione.



A chiudere il disco è Out of Control, pezzo che ripresenta accenni di quella che fu l'hit del primo disco, Stranglehold.

Da annoverare nella produzione del disco la presenza del chitarrista Derek St. Holmes (Michael Schenker Group) ed il bassista Boz Burrell (Bad Company).

Insomma, Cat Scratch Fever non fà acqua da nessuna parte, sopratutto nell'edizione bonus Tracks con Cat Scratch Fever e Wang Dang riproposte in sede live all'Hammersmith di Londra nel tour promozionale.

Chi non lo avesse se lo procuri al piu presto

1 commento:

Anonimo ha detto...

grandissimo disco folle è molto molto hard rock