Eccoci di nuovo qua! Questa volta, il disco di cui ho deciso di parlare è un autentica leggenda dell'alternative rock britannico: Loveless, il capolavoro della band irlandese My Bloody Valentine.
Il gruppo capitanato dal cantante/chitarrista Kevin Shields, nasce
nel panorama della seconda metà degli anni '80 in Inghilterra, focolare di tanti altri contemporanei di stampo Shoegaze, come i Primal Scream (di cui ho parlato pochi giorni fa) e i Jesus & Mary Chain, un movimento simile eppure molto diverso dal panorama americano, che proprio in quegli anni sfornava Sonic Youth e Smashing Pumpkins.

Ma il miracolo viene gridato nel 1991, quando la band dà alla luce il suo maggior successo : Loveless. Dopo due anni di lavoro e 17 studi di registrazione, finalmente il maxi lavoro di Shields aveva trovato una sua forma.

Che si tratti di uno stile tutto nuovo e che non accetta compromessi, si capisce fin dalla prima traccia, Only Shallow, che parte innalzando un muro di chitarre straziate e si dà inizio alla formula melodica che sarà alla base del successo del disco. Con questo stile si passa per canzoni come When You Sleep e I Only Said, mentre sono piu basse le frequenze per Loomer, e le melodie sono piu strazianti in Touched.
Epocale è sicuramente I Only Said, dove la voce si perde in un delirio orgiastico senza limiti, che sfocia in quella che a mio parere, dopo tanti e tanti ascolti, è la punta di diamante di tutta l'opera, Come in Alone. Un pezzo, dove sia il lavoro di melodia, che la sovrapposizione di chitarre e la composizione del testo raggiunge il suo equilibrio e la sua perfezione.
Il gruppo capitanato dal cantante/chitarrista Kevin Shields, nasce

L'esordio è del 1988, un disco che segna già quella che sarà la rotta dei MBV, ovvero, l'unione
degli opposti. Quale altro gruppo sarebbe stato capace di unire sonorità pop a delle composizioni sperimentali e decisamente avanti nel tempo.

Ma il miracolo viene gridato nel 1991, quando la band dà alla luce il suo maggior successo : Loveless. Dopo due anni di lavoro e 17 studi di registrazione, finalmente il maxi lavoro di Shields aveva trovato una sua forma.
Il disco è incredibile, nel riuscire ad amalgamare cosi bene sentimenti contrapposti, come un suono violento e tranquillo, frenetico ed equilibrato, e riesce a dare nuovi punti di vista su quel che era la realtà alternative/grunge dei primi anni '90.
Il disco è il risultato di un monumentale lavoro di sovrapposizione di chitarre granitiche, che nella loro folle distorsione, riescono a trovare un armonia impensabile, che solo il genio chitarristico di Kevin Shields è stato in grado di creare.

Nonostante quel che si possa pensare, l'alto livello di distorsione è frutto di chitarre fender e relativa leva, senza l'uso ingombrante di pedali esterni.
Tutte le canzoni sono di grande impatto e splendidamente curate, sia nella ricerca sonora che nell'accortezza dei testi, che vanno da un malinconico senso di disperazione nei confronti di amore e realtà quotidiana, ad un sentimento di fragilità terribilmente commovente, complice l'ottima performance vocale di Blinda Butcher.
Che si tratti di uno stile tutto nuovo e che non accetta compromessi, si capisce fin dalla prima traccia, Only Shallow, che parte innalzando un muro di chitarre straziate e si dà inizio alla formula melodica che sarà alla base del successo del disco. Con questo stile si passa per canzoni come When You Sleep e I Only Said, mentre sono piu basse le frequenze per Loomer, e le melodie sono piu strazianti in Touched.
Epocale è sicuramente I Only Said, dove la voce si perde in un delirio orgiastico senza limiti, che sfocia in quella che a mio parere, dopo tanti e tanti ascolti, è la punta di diamante di tutta l'opera, Come in Alone. Un pezzo, dove sia il lavoro di melodia, che la sovrapposizione di chitarre e la composizione del testo raggiunge il suo equilibrio e la sua perfezione.
Cercare di esprimere i sentimenti che è in grado di far provare quel pezzo è un impresa impossibile, in quanto si tratta di evocazioni strettamente personali.
Sometimes è un altra gemma del disco, uno dei pezzi di maggior successo del gruppo, grazie ad un accuratissimo lavoro che sovrappone il massimo della distorsione ad una chitarra acustica, insieme alla voce poco invdente di Shields.
Blown A Wish presenta invece degli accenni piu marcati di influenze pop, ma mantiene intatto il suo spirito macchiato di shoegaze, dove di nuovo, le ottime prestazioni vocali femminili fanno la differenza.
Un attacco tagliente apre le danze invece, per le ultime due canzoni, What You Want e Soon , e proprio quest'ultima, traccia conclusiva, è nuovamente sconvolgente nel suo unire ancora, ritmi pop a sonorità alternative. Il degno pezzo per concludere l'album.
E' una gemma piu unica che rara, Loveless, un disco che già nel titolo regala un'idea di quel che è in gradi fare il gruppo. Creare un album con amore, riuscendo a trasmettere sia quello che la sua totale assenza e la rassegnazione ad esso.
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