martedì 26 aprile 2011

Faith No More - The Real Thing




Unire Heavy Metal, Funk, Rap e Alternative? Pura follia. Solo se non siete i Faith No More.


Il gruppo nato nella Bay Area agli inizi degli anni '80 presenta in formazione il batterista Mike Bordin ed il bassista Bill Gould, fondatori del gruppo, che, reclutati Jim Martin alla chitarra, il tastierista Roddy Bottum ed il cantante Chuck Mosely, danno alla luce due dischi tra il 1985 ed il 1987, We Care A Lot e Introduce Yourself, ma trovano l'illuminazione solo nel 1989, con un cantante completamente nuovo, Mike Patton, ed un disco che rappresenta probabilmente l'apice del gruppo, The Real Thing.


Parlare dei Faith No More non è esattamente una passeggiata, vista la particolarità del genere, che non è possibile racchiudere in nulla di pre esistente, dato il crossover stilistico a cui hanno dato vita, sfornando in questo disco, pezzi metallici come Surprise!You're Dead! e From Out of Nowhere, le liriche rappeggiate di Epic, la maestosità della title track e di Underwater Love, dove i richiami funkeggianti sono ben chiari, grazie anche ad un bassista che dimostra la sua bravura, e nel mezzo ci stanno anche una cover dei Black Sabbath, una bellissima War Pigs, ed un pezzo destinato a fare storia (grazie anche ad un video assolutamente FUORI di testa), ovvero Falling To Pieces, il pezzo che da solo mi ha convinto ad ascoltare questi metallari atipici.


La forza dei Faith No More stà nel loro ribaltamento totale di ciò che era il metal fino all'89. Provate infatti a pensarvi in quegli anni, in cui l'heavy era ridotto a poco piu di una barzelletta di se stesso, o ad uno scarno formato radiofonico, che nonostante la presenza di molti, moltissimi musicisti validi, non si imponeva con la stessa forza con cui faceva invece (ahime) robaccia hair, e non stò parlando di Motley Crue o Poison, che invece un loro senso lo avevano, oppure la nascente scena hip hop, che stava stravolgendo tutti i canoni fin ora esistenti, oppure, alla ormai decaduta New Wave (e con ciò non stò attaccando gruppi di fine '80 che ancora mostravano gli attributi, ma stò solo cercando di rappresentare la scena di generale miseria che aleggiava intorno alla musica rock/metal in ambito di popolarità)


Quello dei Faith, è qualcosa che ancora oggi è difficile ritrovare, una fusione di correnti come pochi hanno fatto. Sicuramente anche i Rage Against The Machine avranno trovato spunto da questi pazzoidi di San Francisco, per l'unione di metal ed hip hop, mentre per il funk metal suggerisco di ascoltare i Jane's Addiction, di cui parlerò piu avanti.


Generalmente si definisce questo suono come Alternative Rock, che purtroppo, data l'enormità dei gruppi che comprende quest'etichetta, è un genere troppo grosso e riduttivo per esprimere la band.


The Real Thing è anche un grande disco all'intero della serie prodotti dal gruppo, e vi consiglio oltre a questo, il live "At The Brixton Academy" e il disco Angel Dust, contentente l'epocale Midlife Crisis.


Insomma, un grande disco da una grande band, non lasciateveli scappare! Alla prossima gente !


(e non perdetevi il video di Falling To Pieces. Da solo vi farà innamorare di Mike Patton!)

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