mercoledì 13 aprile 2011

Gimme Shelter - Altamont 1969





Il decennio della rivoluzione culturale hippy, del flower power e dell'utopia della summer of love, non morirono il 31 dicembre del '69.


Il sogno dell'amore, se ne andò pochi giorni prima, il 6 dicembre dello stesso anno. E lo fece sotto gli occhi di tutti, con un gesto tanto breve quanto terribile, l'accoltellamento durante una rissa dello spettatore Meredith Hunter, da parte di un Hell's Angel di 21 anni, addetti alla sicurezza.



Ma andiamo un po indietro nei fatti.


Gimme Shelter è il nome del film-documentario, diretto dai fratelli Maysles, che aveva l'obiettivo di catturare gli Stones su pellicola durante i loro concerti nel tour americano del '69, per culminare nell'ambizioso progetto dell'Altamont Free Concert, dove avrebbero condiviso il palco con i Flying Burrito Bros, i Jefferson Airplane.



La prima parte del documentario infatti, riprende le esibizioni di (I can't Get no) Satisfaction, Jumpin' Jack Flash, Love in Vain, Brown Sugar e altri classici del repertorio, nel periodo di massima grandezza per la band di Mick Jagger e Keith Richard, il periodo in cui presero vita gli Stones piu blueseggianti e devastanti, l'apice creativo del gruppo, e difatti, le riprese sono degne di nome, e la grandezza degli Stones è resa piu che degnamente.



Le sequenze a questo punto, si concentrano sui preparativi del concerto, l'organizzazione dell'evento, la scelta del luogo, la necessità di volontari per le varie mansioni, e le ore di poco precedenti, in cui si nota la scarsità dell'organizzazione presente, ed il clima di grande tensione che aleggiava nell'ambiente.



Il palco venne allestito in fretta e furia, senza le necessarie transette per il pubblico, ed il pubblico di giovani arrivò, già in gran parte sotto effetto di droghe allucinogene, ed in numero assai maggiore del previsto, ma sicuramente, la scelta che piu di tutte ha condannato il concerto, fu quella di assumere gli Hell's Angels, banda di motociclisti statunitensi particolarmente violenta, che non esitò ad utilizzare mazze da biliardo, pugni e coltelli, per mantenere l'ordine.





L'esecuzione dei Flying Burrito Bros non subì particolare imprevisti, ma quando fu il turno dei Jefferson Airplane, iniziarono i primi disordini.



La rissa fu praticamente immediata, e gli interventi dei membri del gruppo servirono solo ad alzare la tensione, con la cantante Grace Slick che pregava le teste calde di farla finita, ed il cantante Marty Balin che veniva steso dagli Hell's, fu perciò chiaro fin dall'inizio, che quello non sarebbe stato una seconda Woodstock, a cui si aggiunse la cancellazione dei Grateful Dead, mentre si esibirono Santana e Crosby, Stills, Nash & Young, nonostante non vengano ripresi nel film.



Quando fu l'ora per gli Stones di salire sul palco, le cose precipitarono.


Il pezzo d'apertura era Sympathy For The Devil, che fu interrotta da una rissa creatasi a bordopalco. Mick Jagger tentò, come la Slick prima di lui, di riportare l'ordine, ma fu solo una cosa temporanea.




Il concerto riprese, seppure nelle sue difficoltà, con Under My Thumb, ma ancora, l'esibizione durò poco, e questa volta ebbe conseguenze ben piu devastanti.




Nel pieno della rissa, un ragazzo estrasse una pistola, ed immediatamente, un Hell's Angel gli saltò addosso accoltellandolo, e la drammaticità dell'episodio è reso ancora piu vivida dai commenti amari e gli sguardi sofferenti degli stessi Stones durante la visione delle pellicole del concerto, e l'ascolto di intervite raccolte tra gli spettatori.




Il gesto, ripreso nella sua crudezza nel documentario, è lo spartiacque tra l'innocenza dell'utopistica visione di pace e amore e la cinica realtà degli anni '70.



Gimme Shelter è perciò, un documentario che seppur spietato e carico di rabbia, è fondamentale per capire l'evoluzione cruda che ha subito il rock, ed è uno strumento per comprendere l'inutilità della violenza.

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