
Gli Yawning Man nascono prima di questa ondata, e sono riconosciuti come i maggiori influenzatori del genere (tanto che proprio i Kyuss hanno coverizzato un loro pezzo, Catamaran, nel loro ultimo disco, ....And Circus Leaves Town, dopo che al posto di Brant Bjork era subentrato alla batteria l'ex Y.M., Alfredo Hernandez, ed anche il chitarrista Mario Lalli, l'attuale bassista della formazione, ha registrato N. O. come chitarra solista in Welcome To Sky Valley, composta dallo stesso in una sua band precedente, dove militava anche il bassista Scott Reeder.) e sono piuttosto diversi stilisticamente parlando dal suono piu pesante, cupo ed arido a cui si è abituati sentendo parlare di stoner ora come ora. Il loro, è un sound piu psichedelico e arpeggiato, molto visionario, ottenuto grazie all'uso massiccio di delay, chorus e riverberi sulle chitarre, uniti ad una batteria potente e talvolta solista, e sostenuti da un basso continuo e lineare.

Veniamo ora al concerto di domenica sera.
L'invito che avevo ricevuto su Facebook parlava chiaro, ovvero, la formazione del gruppo doveva essere la stessa del disco Rock Formations, ovvero, Mario Lalli al basso, Gary Arce alla chitarra e Alfredo Hernandez alla batteria.
Ma una volta arrivati là, di Hernandez non c'era traccia, e mi è stato spiegato da un ragazzo che come me stava assistendo allo spettacolo, che sono già diversi mesi che l'ex Kyuss è stato allontanato dal gruppo, a causa dei suoi frequenti problemi con la cocaina, che lo rendevano inaffidabile durante i concerti e terribilmente dannoso ai fini della band.

Al suo posto, un nuovo batterista di cui non conosco il nome, ma di cui posso raccomandare l'assoluta bravura, e a detta di chi aveva visto il gruppo anche con Hernandez, questa nuova formazione è nettamente migliore grazie al cambio di drummer.
A parte questa piccola sorpresa, che sulle prime ci aveva lasciato un po delusi, il resto del concerto è stato impeccabile.
Arce utilizzava una fender jaguar tramite una testata Orange e pedali Boss quali chorus e digital delay, in modo da impastare bene il suono cristallino ma potente della sua chitarra, mentre Mario Lalli sfoggiava con fierezza un Jazz Bass Fender bianco con un adesivo "I LOVE SARDEGNA" di tutto rispetto, e si sono lasciati andare nell'esecuzione di molti brani proveniente dal loro primo disco, tra cui Ground Smell, Sand Whip, Airport Boulevard, Advanced Darkness e Perpetual Oyster, dovendo purtroppo tralasciare il classico Catamaran per ragioni d'orario, avendo infatti a disposizione appena un ora di tempo.
Dopo il concerto, sono riuscito a strappare un autografo sia da parte di Gary Arce che da Mario Lalli, con tanto di dedica che custodirò gelosemente (Hey Gabs!) sulla copertina di Rock Formations, e parlando proprio con Lalli, ho avuto notizia della possibilità di un ritorno in tempi brevi del gruppo in Italia, probabilmente ad Ottobre. Perciò, non fatevi scappare l'occasione!
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