
Maestoso, allucinante, seducente e pieno di riflessione, Marc Bolan porta i suoi T.Rex all'apice con questo capolavoro del rock britannico, classe 1971.
A marzo di quell'anno, Bolan si armò di chitarre acustiche, imbottito dei suoi testi, frutto di piu e piu trip allucinogeni, insieme a Steve Currie al basso, Mickey Finn ai tamburi e Bill Legend alla batteria, e ne uscì a giugno portandosi dietro Electric Warrior, mix di quella musica hippy a cui aveva dato vita Marc Bolan, sintetizzatori aggiunti in sovraincisioni e cori sessuali in grado di catturare chiunque si avventuri nell'ascolto del disco.
La copertina, mostrante un Bolan in assetto da battaglia, appunto, l' "electric warrior" del titolo, di cui solo i contorni sono rappresentati, attraverso una scarica elettrica, scagliata su uno sfondo nero, frutto del gruppo di deseign Hipgnosis, famoso per le affascinanti ed inquietanti copertine di gruppi come Led Zeppelin, Pink Floyd e UFO.
Il disco, che è considerato da molti, se non da tutti, il capostipite del Glam Rock (quello ancora con un senso di vita, non la sua successiva degenerazione, che sarebbe sfociata anni dopo in fenomeni da circo del Glam Metal, tra cui spiccano Twisted Sister e Poison, solo per citarne due), si apre con Mambo Sun, tirando al massimo i bassi del gruppo, dove la sezione ritmica basso/bonghi e costante e ipnotica, lasciando alla chitarra elettrica un ruolo meno di rilievo, ma che si fa sentire alla grande, con il suo suono estremizzato, mentre Marc dà un assaggio di se.
Segue il capolavoro assoluto dei T.Rex: Cosmic Dancer. Malinconica, sognatrice, il pezzo che trascina chi la ascolta nello spazio della psichedelia, in un limbo di sonorità melodiche.
Jeepster invece ci dà un idea piu elettrica del suono di Bolan e soci, con un sound piu allegro, per poi ricadere nella malinconia sognatrice di Monolith, dove tra uno spruzzo di acidità di chitarra ed un coro di giovani coriste, si fa largo un Blues inglese che non risparmia distorsioni Wah Wah.
Ancora un po di blues, stavolta con una chiara ripresa dei tempi del delta del Mississippi, con qualche spruzzo di influeza britannica presa dal tamigi.
E qui si riaffaccia uno dei capolavori assoluti, Get It On, con Rick Wakeman alle tastiere, questo pezzo presenenta il timrbo vocale di Bolan, dove la sua perversione seduttiva viene tirata fuori da ogni parola che esce dalle sue labbra.
"you're dirty sweet and you're my girl
get it on, bang the gong, get it on"
Planet Queen riporta il disco su binari piu acustici, con un testo che fa rabbrividire, carico di immagini visive psichedeliche e deliranti, passando poi per Girl e The Motivator e Rip Off, si arriva all'ultima gemma del disco, Life's A Gas, carica di cinismo e con una visione demoralizzante del mondo e della vita, un pezzo acustico in puro stile Marc Bolan, quasi un seguito di Cosmic Dancer.
Insomma, il disco dei dischi per i T. Rex, assolutamente imperdibile.
Bang a Gong (Get it On)
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