Atom Earth Mother, Wish You Were Here, Dark Side of The Moon, Animals, Meddle, Ummagumma...
Quello a cui ho appena assistito infatti, non è un concerto, bensì, un opera teatrale, dall'incredibile contenuto visionario, concettuale e da una scenografia psichedelica senza precedenti.
per me, ognuno di questi dischi, è superiore a The Wall, senza ombra di dubbio, non lo nascondo.
Dopo stasera, devo delle grandi scuse, sia all'opera, che al suo maggiore ideatore: Roger Waters. L'averlo visto stasera a Milano, insieme ad altri 10 000 spettatori, non mi fa rivalutare l'opinione che ho del disco, e continuo a credere nella superiorità dei sopra elencati.
Ma finalmente, stasera ne ho capito l'importanza, e la vera grandiosità!
The Wall è un opera del tutto a se stante nel panorama dei Pink Floyd, e della musica in generale: si tratta di una vera e propria rappresentazione teatrale rock, che non ha eguali, e che trova la sua giusta rappresentazione, non in un misero doppio album, ma in una produzione colossale come quella intrapresa da Waters.
Quello a cui ho appena assistito infatti, non è un concerto, bensì, un opera teatrale, dall'incredibile contenuto visionario, concettuale e da una scenografia psichedelica senza precedenti.
Il palco dell'arena di Milano, è costituito da una muro di 12 metri per 70, di mattoni di cartone e metallo, che dall'inizio del concerto fino alla fine del primo atto, vengono posti fino a completarlo, e ad isolare completamente il gruppo, costituito da Roger Waters e i suoi 11 musicisti di fiducia, ed il resto del pubblico, formando quello che è un enorme schermo cinematografico, su cui si susseguono immagini angoscianti e visionarie, di un universo alla 1984 di Orwell, e che attualizza il concetto di muro come barriera tra l'individuo e la propria libertà, posto da "semplici" shock familiari, professori conformisti e madri oppressive, ad un maestoso simbolo di protesta contro la guerra, con chiari riferimenti di sfida verso la Chiesa, la religione Ebrea, Musulmana, il "Dio Denaro", la ditta di auto Mercedes e la compagnia Shell.
Sullo sfondo del muro, si susseguono immagini di soldati, civili e bambini, uccisi in operazioni militari, attentati terroristici e tutto ciò che i credo fondamentalistici possono portare di male, oltre ad immagini psichedeliche dei temi classici di The Wall, e idee come la vita e la morte, o il sesso e la dittatura, e che si conclude, con l'abbattimento in grande stile, del muro stesso, che crolla riversandosi addosso ai fortunati delle prime file centrali.
Dal punto di vista musicale, l'opera è, ovviamente, impeccabile, potendo Waters avvalersi di musicisti di prim'ordine, e di attrezzature fantascentifiche, per un progetto milionario che non ha eguali, e che comprende, l'intera esecuzione del doppio LP.
Oltre a tutto questo, laser, fumi scenografici, burattini di 10 metri, Il Pink Floyd Pig, incattivito al livello di spietato cinghiale, oltre ad una sentitissima esecuzione teatrale dello stesso Waters, rendono il concerto uno spettacolo di rara bellezza, coinvolgendo l'ex bassista dei Floyd, in tutte le sue vene artistiche, attualizzando un opera, datata ormai piu di 32 anni fa.
Un esperienza piu unica che rara, quella di trovarsi in mezzo a cosi tanta gente, che cosi tanto deve ad un uomo che da oltre 40 anni, occupa, da solo o con i Pink Floyd, un posto speciale in tutti gli appassionati di musica, e che ben si sposa con la cornice del Mediolanum Forum di Milano
Il bello del concerto, a mio parere, è che non è un concerto, e prende tutti quegli elementi che solitamente compromettono la degna esecuzione da palcoscenico di un musicista, come la troppa teatralità, la scarsa visibilità del gruppo (letteralmente isolato dal muro per diversi pezzi) e la mancanza di improvvisazioni o rivisitazioni, e li usa a suo vantaggio, rendendoli, uno dopo l'altro, i tasselli fondamentali, i mattoni, di quello che è The Wall: non un muro che separa, ma una porta che si apre per chi la osserva.
Perciò, non vedrete i Pink Floyd con questo spettacolo, ma di sicuro, avrete la migliore occasione del mondo per poter godere del concept di The Wall, ed assistere all'ultimo atto della carriera di Waters, aspettando anche un ritorno di sua maestà David Gilmour (e perchè no, anche Sir. Nick Mason)
1 commento:
Grande Gabriè hai reso proprio l'effetto del concerto in parole!! Le immagini fanno paura
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